Non ci fu alcuna applicazione di interessi usurari nei confronti di una società di Napoli, correntista dalla Popolare di Bari tra il 2010 e il 201. E' per questo che la terza sezione collegiale del Tribunale di Napoli, ha assolto "perchè il fatto non sussiste" sei persone tra cui l'ex amministratore delegato di PopBari, Marco Jacobini, e l’ex presidente Fulvio Saroli.
L'indagine del pm Francesco Raffaele risale al 2017, a seguito di una querela secondo cui la filiale napoletana della Popolare di Bari e la Banca di Credito Popolare di Torre del Greco avrebbero applicato interessi superiori al tasso soglia nei confronti della società Fratelli Davide srl (successivamente fallita), arrivando - nei trimestri oggetto della denuncia – fino al 27%.
L’accusa, oltre che Saroli e Jacobini (entrambi difesi dall’avvocato Roberto Eustachio Sisto di Bari, studio FPS), riguardava anche Antonio Cirillo, all’epoca dei fatti direttore della filiale di Napoli della Popolare di Bari, oltre che un funzionario, l’ad e il presidente del Credito Popolare.
I giudici (presidente Elvira Russo, estensore Alessandro Cananzi, a latere Luana Romano) hanno tuttavia stabilito che il fatto non sussiste. La stessa Procura aveva chiesto l'assoluzione, rilevando in particolare, per Jacobini e Saroli che erano accusati di non aver impedito l’applicazione di interessi usurari, l’assoluta mancanza di dolo. La difesa degli ex vertici della Popolare aveva evidenziato l’assenza di alcun tipo di responsabilità, in una vicenda in cui gli accertamenti avevano dimo- strato che la banca aveva comunque rispettato tutte le norme in materia di credito.
Fonte: La Gazzetta del Mezzogiorno del 24.02.2023