Annullato il sequestro preventivo di oltre un milione di euro a carico dei soci della Cooperativa sociale Costruiamo Insieme.


Il Tribunale del Riesame di Taranto, composto dal Presidente Dott.ssa Patrizia Todisco e con a latere il Dott. Alessandro De Tomasi e la Dott.ssa Sara Gabellone, accogliendo le istanze di riesame presentate dai difensori degli indagati, ha annullato il decreto di sequestro preventivo emesso dal GIP il 09 agosto 2022, con cui era stato disposto il sequestro di tutte le somme di denaro rinvenute nella disponibilità dei 4 indagati sino alla concorrenza totale di oltre un milione di euro.


In particolare, la vicenda era stata originata da una verifica fiscale della Guardia di Finanza che aveva riguardato la Coop. Costruiamo Insieme, che si occupa tra l’altro dell’accoglienza dei migranti richiedenti asilo, ed aveva visto i propri soci e amministratori accusati di una ipotesi di appropriazione indebita aggravata di somme della Cooperativa per l’importo totale di 1.018.332,72 euro, sul presupposto che fossero stati effettuati rimborsi ed emolumenti illeciti nei confronti dei medesimi sino al 2019.


Il collegio difensivo, composto dagli avvocati Gianluca Mongelli, Carlo Raffo e Roberto Eustachio Sisto (studio FPS) per i signori Sansonetti Nicole e Guarino Felice (Presidente e Vice Presidente del Consiglio di amministrazione) e dall’avvocato Fabrizio Lamanna per i signori Castello Chiara e Durante Alberto (in qualità di soci), si era rivolto al Tribunale del Riesame evidenziando criticità in ordine alla contestazione e ritenendo che il sequestro fosse illegittimo avendo gli indagati agito nel pieno rispetto della normativa di settore.


Dopo la camera di consiglio del 22 settembre ed all’esito degli interventi dei difensori che hanno anche depositato memorie difensive e specifici documenti atti a chiarire la posizione degli indagati, il Tribunale ha accolto i rilievi dei ricorrenti, annullando totalmente il decreto di sequestro e disponendo la restituzione di quanto sequestrato.


Viva soddisfazione è stata espressa dal Presidente e dai soci della Cooperativa, i quali hanno sin da subito riposto fiducia nell’operato della Magistratura, certi di aver agito nel pieno rispetto della legge.

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