Il gup del tribunale di Trani, dott.ssa Rossella Volpe, ha emesso sentenza di non luogo a procedere perché “il fatto non sussiste” nei confronti della dott.ssa Francesca Panzini, dirigente del Comune di Terlizzi, imputata di abuso d’ufficio per aver firmato nel 2016 un provvedimento di pensionamento anticipato di una dipendente di quel municipio così provocando, secondo la Procura, in ingiusto danno patrimoniale all’interessata.
Accogliendo la tesi dei difensori della dott.ssa Panzini gli avvocati Francesco Paolo Sisto e Roberto Eustachio Sisto (studio Fps), il giudice ha prosciolto anche alla luce della nuova disciplina del reato di abuso d’ufficio, introdotta con il DL 16 luglio 2020, n. 76, secondo il quale è punibile non più la violazione di legge o regolamento ma la “violazione di specifiche regole di condotta espressamente previste dalla legge o da atti avente forza di legge e dalle quali non residuino margini di discrezionalità”.
In questo caso alla dott.ssa Panzini era stato contestato di non aver motivato il provvedimento relativo al pensionamento anticipato di una dipendente del comune terlizzese, atto che in realtà derivava dall’applicazione di norme susseguitesi negli anni nonchè dal regolamento dello stesso comune che prescriveva il pensionamento anticipato dei dipendenti al raggiungimento di determinati requisiti: prassi che sulla base della documentazione prodotta è stata seguita anche per altri dipendenti dello stesso comune.
A fronte di una iniziale richiesta di archiviazione, il gip del tribunale di Trani aveva ordinato nuove indagini: da qui la richiesta di rinvio a giudizio formulata dalla procura e la pronuncia di proscioglimento nel corso dell’udienza preliminare.