«Il tasso soglia risulta rispettato». Inoltre, «sussistono i presupposti per potere ritenere eventualmente anche un difetto di dolo nella eventuale usura sopravvenuta limitata a poche rate». Per questo, «l’azione penale non può essere esercitata».

Il ragionamento della Procura di Teramo è stato condiviso anche dal gip del tribunale abruzzese che ha archiviato l’accusa di usura bancaria a carico di Marco Jacobini per l'insussistenza del reato inizialmente ipotizzato.

L’ex presidente della Banca Popolare di Bari, travolto dai tanti processi e indagini sulla gestione del più importante istituto bancario del Mezzogiorno, si consola con l’archiviazione di un procedimento a suo carico poco noto. 

L’inchiesta era partita con la denuncia presentata da un correntista della Banca Tercas, acquisita dalla Popolare Bari, la quale lamentava di essere stata vittima di condizioni di credito usurarie imposte dall’istituto presieduto all’epoca da Jacobini. Tutto ruota intorno alla stipula di un muto fondiario di 300mila euro. Secondo una perizia della persona offesa, sarebbero emerse delle anomalie sui tassi d’interesse applicati. In realtà, è stato il consulente della stessa pubblica accusa ad avere concluso che di anomalie non ce ne sono state.

«Inoltre nel corso del rapporto - si legge tra l’altro nella richiesta di archiviazione - non è emerso che gli interessi siano stati pattuiti in termini tali da creare una sproporzione delle prestazioni, con approfittamento delle condizioni di difficoltà economiche e finanziarie del debitore». Se il tasso soglia è stato superato, ciò è avvenuto solamente con riferimento a sette rate «ma solo senza calcolo della maggiorazione dei 2,1 punti percentuali», aveva sintetizzato il consulente della pubblica accusa. 

L’avvocato Roberto Eustachio Sisto (studio Fps), difensore di Jacobini, in sede di opposizione alla richiesta di archiviazione della persona offesa ha tra l’altro sostenuto che non è corretto sommare gli interessi corrispettivi con quelli moratori trattandosi sostanzialmente di grandezze disomogenee. Ma soprattutto, a venire meno sarebbe sia il profilo soggettivo che quello oggettivo. L'impostazione della difesa è stata condivisa dal gip del Tribunale di Teramo. Caduta, dunque, l’accusa di usura bancaria inizialmente contestata a Jacobini. [g. l.]

Fonte: La Gazzetta del Mezzogiorno 


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