Bari - Era accusato di aver truffato Agenzia delle Entrate e Inps imponendo a 39 dipendenti di elaborare annualmente quante più pratiche possibili di modelli 730 e certificazioni Isee, anche nei casi in cui non ne sussistessero le condizioni, per ottenere i relativi contributi dallo Stato.

La gup del Tribunale di Bari Maria Teresa Romita ha assolto «perché il fatto non sussiste» il 63enne Alfio Giuga, legale rappresentante della società «Bari e lavoro srl», convenzionata con la Caaf Cgil Puglia.

I fatti contestati dalla pm Angela Maria Morea, che aveva chiesto per l’imputato la condanna a 4 anni di reclusione, risalgono agli anni 2011-2016. Secondo l’accusa Giuga avrebbe commesso una truffa pari a circa 12 mila euro elaborando «un numero esponenziale» di pratiche fiscali e assistenziali (886).

Il sindacalista, assistito dagli avvocati Onofrio Sisto e Roberto Eustachio Sisto (Studio Fps), era accusato anche di mobbing su una dipendente. Anche da questo reato è stato assolto. Le motivazioni della sentenza, emessa al termine di un processo celebrato con il rito abbreviato, si conosceranno tra 90 giorni. 

La difesa ha documentato che Giuga non ha percepito in quegli anni alcun compenso per l’attività del Caaf, evidenziando inoltre che la presunta truffa sarebbe pari a circa 2 mila euro all’anno su un bilancio della società che superava il milione di euro per ogni annualità. Inizialmente nel fascicolo erano indagati per concorso nella truffa anche i 39 dipendenti ma la loro posizione è stata poi stralciata con richiesta di archiviazione.

Fonte: La Gazzetta del Mezzogiorno.it